Catturare l’essenza di un’organizzazione è stata ed è l’ossessione degli studenti di organizzazione. Se si ha l’opportunità di vivere un’organizzazione, di guidarla essendo al tempo stesso uno studioso di organizzazione, catturarne l’essenza diventa quanto mai interessante!
La Luiss Guido Carli persegue una strategia educativa che punta su tre traiettorie, le tre “i”: Internazionalizzazione, Interdisciplinarità e Innovazione. Ho illustrato lo scopo e i risultati di tale strategia ad Alumni Luiss, studenti attuali e futuri e partner britannici in occasione di un evento ospitato dall’Ambasciata d’Italia a Londra. L’incontro è stato introdotto dall’Ambasciatore Inigo Lambertini e da Barbara Beltrame Giacomello, Vice Presidente di Confindustria per l’Internazionalizzazione. Stephanie Hare ha moderato una brillante tavola rotonda sulle competenze del futuro, nella quale sono intervenuti Alessandro Barnaba, Maria Caridi, Alessandra Vellucci e Riccardo Zacconi, quattro laureati di successo che hanno condiviso la propria storia di manager, imprenditori e professionisti.
Ho parlato delle “tre I” anche alla “Conferenza Annuale AACSB Europe, Middle East, and Africa (EMEA)”, tenutasi alla Luiss: una grande opportunità per spiegare il nostro approccio alla formazione aziendale ad un autorevole pubblico formato da rappresentanti di primarie business school di livello internazionale.
Ho aggiunto una quarta “I”, la “I” di Italia: la Luiss è un’università internazionale che affonda le sue radici nella tradizione accademica italiana, nella sua cultura. I programmi della Luiss sono esclusivi, poiché offrono una prospettiva globale imbevuta della cultura italiana, che collega scienze umanistiche, scientifiche e sociali. Potrei andare avanti e aggiungere altre “I”: le iniziative della Luiss sono centrate sull’Inclusione. In questa luce, abbiamo ospitato il “Women Economic Forum”, per rafforzare la nostra posizione a favore della parità di genere e, ancor di più, contro la violenza di genere.
Avere il privilegio di condurre questa università che cresce rapidamente offre l’opportunità di utilizzare altre lenti per catturarne l’essenza, le “E”, ad esempio: la Luiss ha adottato un modello “Enquiry-based” che incoraggia gli studenti ad essere curiosi, ad interrogare il mondo, a sfidare le convinzioni e cercare soluzioni innovative. Alimentando questo spirito indagatore prepariamo cittadini globali responsabili e appassionati capaci di inquadrare i problemi e risolverli.
La Luiss è stata fondata da Imprenditori: la mentalità imprenditoriale, l’“entrepreneurship”, pervade l’università. Lavorare con enti, istituzioni, professionisti fa parte del DNA della Luiss. In coerenza con il nostro DNA, abbiamo lanciato la Vodafone Chair in Cybersecurity and Digital Transformation. Sono grato ai vertici Vodafone – Pietro Guindani ed Aldo Bisio – e compiaciuto che Paolo Spagnoletti sia stato nominato titolare della Vodafone Chair.
Alla Luiss esploriamo nuovi format: ho avuto il piacere di aprire una ‘Conversation on Leadership’ con Jean-Christophe Babin, CEO del Gruppo Bulgari. Rispondendo alle domande degli studenti e di Deniz Lefkeli, Babin ha raccontato momenti salienti della propria carriera, evidenziandone le implicazioni per la leadership.
Il numero di “I” ed “E” potrebbe crescere ancora…